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PROJECTS

CLAUDIO FILIPPINI  PIANO SOLO

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Pianista raffinato e interprete di grande sensibilità, Claudio Filippini propone un repertorio in piano solo che spazia dalla libera improvvisazione ai classici del songbook jazzistico americano, prendendo come spunto i grandi numi tutelari della tradizione.
Uno spazio privilegiato, all’interno del concerto, viene dato alle composizioni nate dalla penna di Filippini, brani inediti e qualche successo dei suoi ultimi album (“The Enchanted Garden”, “Squaring The Circle”, “Before The Wind” in uscita il 19 ottobre 2018). Un linguaggio pianistico in perfetto equilibrio che, oltre ad affondare le proprie radici nella tradizione, ritrova nella tensione verso la sperimentazione la propria contemporaneità.

CLAUDIO FILIPPINI TRIO

Claudio Filippini - pianoforte
Luca Bulgarelli - contrabbasso
Marcello Di Leonardo - batteria

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Il trio di Claudio Filippini, composto da Claudio Filippini al pianoforte, Luca Bulgarelli al contrabbasso

e Marcello Di Leonardo alla batteria è una formazione ultra decennale che pone al centro della

musica l’amicizia, la stima reciproca e l’intesa profonda dei tre musicisti.

Acclamato dalla critica come una delle migliori formazioni degli ultimi anni, il trio si è esibito in molti

tra i più importanti festival jazz del mondo tra cui Umbria Jazz (Perugia), Auditorium Parco Della

Musica (Roma), Bulgari Ginza Tower (Tokyo), Bikaner House (Delhi), Institute Menesez (Goa),

Akbank Sanat (Istanbul).

Fondato nel 2004 da Claudio Filippini all’epoca ventunenne e con 3 album all’attivo (“Space Trip” –

2008, “The Enchanted Garden” – 2011, “Squaring The Circle” – 2016) il trio presenta un repertorio che

spazia dalla libera improvvisazione (talvolta con l’ausilio di strumenti elettronici) a brani originali

composti dal pianista, fino all’esplorazione e alla rielaborazione dei classici del songbook americano.

La creatività è l’elemento chiave del trio che rende la musica sempre diversa concerto dopo

concerto.

«In quasi tutte le lingue del mondo» – spiega Filippini – «si usa lo stesso termine per definire i verbi

suonare e giocare. Con Luca e Marcello c’è un’intesa tale che questi due elementi si si fondono

perfettamente per la spontaneità con la quale improvvisiamo insieme.»

Il sound del trio è ricco di sfumature e di suggestioni, nel quale ad emergere è la straordinaria

armonia tra i musicisti che, accanto alla padronanza indiscussa dei propri strumenti lasciano

trasparire quell’anima ludica e leggera che è così raro scorgere in formazioni di questo tipo. La

bellezza degli arrangiamenti di Filippini e il tocco inconfondibile del suo pianismo sofisticato fanno di

questo trio una “band” senza tempo per l’eleganza e la varietà del repertorio proposto. Un duplice

lavoro il suo, a cavallo fra tradizione e innovazione: se da un lato si riallaccia ai classici, dall’altro

inserisce riferimenti alla musica da camera, all’elettronica e alla psichedelia. Un progetto mirabile,

curato fin nei minimi dettagli eppure dotato di un’immediatezza e di una freschezza restituite appieno

da un eccellente interplay tra i musicisti.

CLAUDIO FILIPPINI // GIANLUCA DI IENNO
DUO

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foto di Roberto Cifarelli

Claudio Filippini - pianoforte
Gianluca Di Ienno - pianoforte

Una straordinaria e telepatica intesa tra due “outsider” dei tasti. Un duo sperimentale, formatosi nel 2019
quasi per gioco, materializzatosi dopo appena una sessione di scrittura e libera registrazione in studio, nato
dalle menti di Gianluca Di Ienno e Claudio Filippini, considerati dalla critica due tra i migliori pianisti-tastieristi del
panorama musicale italiano, entrambi conosciuti e apprezzati anche oltre confine. La formazione, piuttosto
insolita, consta di due figure di pianista-tastierista con evidenti caratteri di reciprocità e l’esibizione è sia su
pianoforte a quattro mani che con utilizzo di elettronica. La risultante delle spiccate individualità e dell’apporto
delle personali esperienze musicali è un suono magmatico, energico, evolutivo, inaspettato e impreziosito dal
costante senso del groove. La palette di sfumature proposte spazia dal rielaborare estemporaneo e collaterale
del jazz-mainstream a momenti di incondizionata e totale improvvisazione a momenti eterei legati alle
ambientazioni elettroniche al riemergere dei tanto amati echi di musica tardo romantica, parte sostanziale del
percorso stilistico di entrambi. Nel 2019 il duo si esibisce nella rassegna Piano City Milano (tra le più ampie e
poliedriche rassegne dedicate allo strumento pianoforte in tutte le sue sfaccettature) riscuotendo consenso tra
pubblico e critica.

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